ABOUT RAPUNZEL

LA TRAMA

Gothel è la principessa di un regno che, a causa di una salute compromessa, comincia a vivere nell’ombra della sorella Gretel che, bella e sana, viene designata regina al suo posto. Sentendosi rifiutata, viene dominata dall’ossessione per la bellezza e si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe officinali: è così che scopre un fiore dallo straordinario potere, capace di donarle nuovo splendore.

Gretel, divenuta regina, non riesce ad avere figli e si ammala gravemente. Il Re chiede alla sorella un rimedio che aiuti la moglie a guarire. Gothel prepara così un filtro con il fiore, in cambio di una promessa: il figlio nato sarebbe stato allevato da lei stessa.

Nasce una bimba chiamata Rapunzel, dai lunghi capelli biondi che posseggono lo stesso potere magico del fiore, fonte di giovinezza per Gothel. Rapita e richiusa in una torre da Gothel, la bambina cresce senza alcun contatto con il mondo esterno, fino al compimento del suo diciottesimo compleanno. In quel giorno Phil, un ladro scanzonato, scappato dopo un furto, entra nella torre e aiuta Rapunzel ad uscire e a scoprire la realtà circostante. La fuga diventa il momento di crescita e presa di coscienza di Rapunzel che passa tra mille vicissitudini: battaglie tra guardie e briganti, inseguimenti.

Rapunzel scopre la vita e, quando la storia sembra volgere al peggio, l’amore trionfa.

NOTE DI REGIA

La storia richiama l’eterno confronto tra il bene e il male, tra la brama delle vanità delle cose fatue e il gusto per le cose semplici. Nasce così il confronto tra Rapunzel, l’eroina positiva alla ricerca della sua vera identità, e l’antagonista, Gothel (Go-to-Hell), una donna egoista, concentrata su se stessa e sul culto della vanità e dell’eterna giovinezza, che la spingerà ad usare ogni mezzo pur di fermare lo scorrere ineluttabile del tempo. Nel brano “La mia vita è lei”, Gothel esprime il suo sentimento materno ma anche malvagio e possessivo verso la Rapunzel.
Intorno alle due eroine vivono e si muovono gli altri personaggi: un re e una regina colti nella loro umanità; un ladro astuto e simpatico che si innamora e diventa eroe; un capitano pasticcione al comando di guardie imbranate; briganti e furfanti facili da soggiogare. il popolo e la corte pronti a esultare o a condannare.
Rapunzel il musical è una storia di amore, amicizia, potere e magia che aiuta a riflettere su tutto ciò che ci inganna come la vanità e quello che ci far stare bene come l’amore verso gli altri.

LE MUSICHE

Le musiche di Rapunzel sono state scritte da Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari. Tre autori dal gusto diverso per tre stili diversi, Magnabosco classico sinfonico, Procacci più moderno e vocalmente sempre all’avanguardia e Barillari più pop/folk.
L’unione di stili musicali diversi si amalgama perfettamente creando situazioni emozionali in simbiosi con i personaggi, le scene e i costumi.
Davide Magnabosco, che ha curato anche gli arrangiamenti, ha convocato in studio di registrazione un team di musicisti straordinari (Alex Polifrone, Eugenio Mori, Marco Brioschi) e ha curato personalmente la stesura dell’orchestrazione sinfonica, che accomuna tutti i brani del musical.
Gli arrangiamenti corali sono stati curati da Alex Procacci, il quale ha saputo spaziare da sonorità gospel con armonie ricche e mai scontate a brani più classici, valorizzando sempre appieno oltre le voci dei solisti anche le voci di tutto il cast creando momenti corali emozionanti e di forte impatto.
Lo spettacolo è accompagnato da una colonna sonora eseguita dal vivo, che segue la recitazione in modo dinamico, arricchendo con melodie ed effetti la favola narrata sul palcoscenico.

BRANI MUSICALI

1 OUVERTURE
Davide Magnabosco

2 SENZA UN EREDE
di Davide Magnabosco – int. da Popolani/Bambini/Cantastorie

3 FIORE DI LUCE
di Davide Magnabosco – int. da Gothel

4 È NATA
di Alex Procacci – int. da Popolani

5 QUELLA LUCE – NINNA NANNA
di Paolo Barillari – int. da Regina

6 RAPUNZEL È MIA
di Davide Magnabosco – int. da Gothel

7 UNA SUITE A 5 STELLE
di Davide Magnabosco – int. da Rapunzel Bambina/Rapunzel

8 FIORE DI LUCE – REPRISE
di Davide Magnabosco – int. da Rapunzel

9 QUELLA LUCE
di Paolo Barillari – int. da Rapunzel/Gothel

10 QUESTO NON È UN HOTEL
di Paolo Barillari – int. da Gothel/Fiori


11 IL MIO NOME È PHIL
di Alex Procacci – int. da Phil e Popolani

12 SE IMMAGINI PUOI
di Davide Magnabosco – int. da Briganti/Phil/Rapunzel

13 LA MIA VITA È LEI
di Paolo Barillari – int. da Gothel/Popolani

14 GIORNO DI FESTA
di Davide Magnabosco – int. da Popolani

15 IL TEMPO È IMMOBILE
di Magnabosco/Procacci – int. da Rapunzel/Phil

16 GO TO HELL
di Davide Magnabosco – int. da Gothel/Guardie

17 MONDO MALVAGIO
di Davide Magnabosco – int. da Gothel/Rapunzel

18 DOVE SARAI
di Alex Procacci – int. da Phil/Rapunzel/Popolani/Guardie
Segugio/Re e Regina

19 È NATA – BOWS
di Alex Procacci – int. da Tutti

 DISPONIBILI SU SPOTIFY

LE SCENE

L’idea di immaginare la scenografia per lo spettacolo di Rapunzel è stata un’esperienza assai particolare, esaltante e stimolante per vari motivi. 
Innanzitutto il fatto che fosse uno spettacolo destinato essenzialmente e soprattutto ai bambini, ma di conseguenza e certamente anche ai genitori, faceva sì che, oltre all’aspetto favolistico, dovesse avere anche le caratteristiche di un vero musical.
Il problema principale, a livello di ideazione, diventava quindi quello di dare, il più possibile, credibilità alla favola pur attraverso una “magica atmosfera” che avesse però uno spessore quasi realistico.
La cosa più complicata della costruzione scenica è stata quella di ricreare la Torre di Rapunzel, sia dal punto di vista strettamente architettonico che per la sua posizione in scena, rendendola agibile e ben definita sia all’interno che all’esterno, anche perché era fondamentale per lo svolgimento drammaturgico della fiaba, come anche per l’immaginario infantile. Ho voluto immaginare la torre immersa in un bosco, nel quale volevo far convivere bozzettismo e magia. 
La chiave risolutiva è stata quindi quella di trovare un elemento univoco, un filtro, nel quale immergere tutti gli elementi della fiaba. L’idea dell’intreccio di rami, con i quali ho voluto rivestire la torre, è diventata poi il leitmotiv, ossia il vero motivo ricorrente di tutto lo spettacolo, attraverso il quale si è riuscita a creare, con effetti speciali di luci, quell’atmosfera fiabesca fondamentale per raccontare la favola.
Dietro una scenografia che funziona c’è un grande lavoro di squadra, una grande collaborazione e passione condivisa tra team di tecnici e team creativo, attori sul palcoscenico e pubblico che risponde tutti ingredienti importanti per decretare e raggiungere poi il successo di uno spettacolo, e in Rapunzel è successo proprio questo!

Alessandro Chiti

LE COREOGRAFIE

Come sono solita fare le mie coreografie seguono lo stile è l’impronta che il regista da al musical; in questo caso ho lavorato sui diversi personaggi dando loro un sapore cartoon, passando dall’energia di “E’ nata” alla sensualità del “La mia vita è lei” strizzando l’occhio a Broadway nel brano “Se immagini tu puoi”

Rita Pivano